27 Luglio 2021

Che cos’è la dermatillomania?
La dermatillomania è uno spettro del disturbo ossessivo compulsivo e, insieme tricotillomania,  è un disturbo focalizzato sul corpo.  È caratterizzata da un ricorrente stuzzicamento della pelle (tramite dita o attrezzi come pinzette) che può causare lesioni cutanee; il soggetto ha continui tentativi di ridurre o interrompere tale comportamento, ma senza successo.


La dermatillomania rivolge la sua attenzione a irregolarità e imperfezioni cutanee: brufoli, cicatrici, calli, pellicine e croste di precedenti escoriazioni. Le aree più colpite sono quelle maggiormente esposte e più facilmente accessibili.
Il soggetto può fare skin picking in due modi:
automatico, mentre è intento a fare altro, non rendendosi conto dell’atto di stuzzicamento;
focalizzato, quando lo stuzzicamento avviene in risposta ad un impulso o ad uno stato emotivo ingestibile.

Lo skin picking non avviene per ragioni estetiche bensì per regolare o annullare emozioni forti come tristezza o euforia, ma anche come emozioni paralizzanti (ad esempio la noia).
La parte più invalidante di questo disturbo sono le forti sensazioni di vergogna e senso di colpa in conseguenza agli episodi di skin picking: il soggetto non accetta che quelle ferite sono state fatte con le sue stesse mani.
Tale disturbo può comparire in varie età, ma spesso esordisce nell’adolescenza e colpisce circa 1/2% della popolazione, di cui il 75% è rappresentato da donne.


Che cos’è la depressione?
La depressione è un disturbo psichiatrico che coinvolge sia la sfera affettiva che quella cognitiva. Il paziente depresso infatti permane in uno stato di profonda tristezza, disperazione e apatia per tutto il giorno, con continue rimuginazioni, cali dell’attenzione e pensieri negativi su di sé, sul proprio futuro e il contesto sociale che lo circonda. Quando il contenuto negativo dei pensieri peggiora con il peggiorare del tono dell’umore, si può arrivare alla presenza di ideazioni deliranti (deliri di inguaribilità, di colpa, di rovina etc.) oppure a ideazioni suicidarie.
I sintomi della depressione maggiore sono vari, e possono presentarsi in modo anche molto diverso tra loro. In linea generale gli aspetti tipici di questo disturbo sono l’umore deflesso (tristezza profonda), la perdita di interesse verso le normali attività quotidiane, alcuni sintomi somatici come stanchezza cronica, dolori diffusi, problemi gastro-intestinali, alterazione del sonno-veglia, aumento o diminuzione dell’appetito, riduzione del desiderio sessuale.
Quando la depressione è molto pesante, si può osservare un rallentamento del flusso del pensiero (bradipsichismo) o un rallentamento generale della motricità del corpo (rallentamento psicomotorio).Ma come si incontrano questi due disturbi?
Le cause di questi due disturbi mentali sono varie, come ad esempio traumi, periodi particolarmente ansiogeni, cause genetiche ecc…  Difatti, spesso alcune malattie mentali sono solo la punta dell’iceberg!
Depressione e dermatillomania sono spesso correlate tra loro, può insorgere prima una e poi l’altra (dipende dal vissuto del soggetto), ma di sicuro è molto più probabile che la depressione arrivi in seguito a un periodo molto lungo a combattere contro la dermatillomania.
Quello, però, che vorrei maggiormente sottolineare è quanto la società induca a nascondere tutte le malattie mentali, come ad esempio la dermatillomania e la depressione.
Avete mai sentito parlare di “depressione sorridente”? Sì, sembra assurdo, ma ci sono persone che, pur vivendo le sensazioni e le emozioni tipiche della depressione, riescono a sorridere, a funzionare lavorativamente e socialmente e addirittura ad apparire felici all’esterno e capaci di gestire efficientemente la propria vita: una vera e propria negazione del problema verso se stess e/o a chi sta di fronte, nonostante la sofferenza emotiva; ciò avviene perché apparire fragili e vulnerabili potrebbe generare vergogna e/o forti sensi di colpa per il fatto di soffrire o far soffrire.
Se ci pensate è lo stesso meccanismo della dermatillomania: ci nascondiamo con il trucco, diciamo che non possiamo
uscire per la febbre quando invece abbiamo appena avuto una ricaduta, e rispondiamo che abbiamo una brutta dermatite a persone che ci chiedono cosa abbiamo fatto in faccia.
IN QUESTA SOCIETÀ CHI SOFFRE DI UN DISTURBO MENTALE NON SI SENTE CAPITO.
C’è la forte aspettativa e falsa convinzione che chi soffre di un disturbo mentale possa farcela da sol , con impegno e forza di volontà. Questo porta chi ne soffre a soffrire in silenzio, quando la malattia mentale è già di per sé un “dolore invisibile”.
Ma la malattia mentale è una realtà, non è una finzione, non è fare i capricci e non è semplicemente tristezza o pigrizia. Andare dall psicolog non è da pazzi, come ci curiamo una gamba possiamo curare il nostro cervello.
Divulghiamo queste realtà per abbattere lo stigma, perché fingere di stare bene è più doloroso del problema stesso.