13 Dicembre 2021

Dermatillomania e dismorfismo corporeo.


Nel terzo articolo della rubrica “dermatillomania e disturbi correlati” voglio parlarvi del dismorfismo corporeo. 
Chi soffre di dermatillomania si arreca delle lesioni più o meno gravi sulla pelle e qualora il disturbo sia accompagnato dal dismorfismo corporeo la sofferenza della persona può essere ancora più elevata. 
Quando parliamo di sofferenza parliamo di quella emotiva perché, anche se dal nome di questo disturbo potremmo pensare che riguarda esclusivamente il corpo, in realtà si tratta di un disturbo mentale

Chi soffre di dismorfismo corporeo ha un’elevata percezione dei difetti che riguardano il proprio aspetto fisico; alle altre persone questi difetti risultano lievi o inesistenti, ma la preoccupazione di chi soffre di questo disturbo è tutt’altro che irrisoria. 
Il disturbo da dismorfismo corporeo di solito si manifesta nel corso dell’adolescenza, colpisce circa il 2-3% delle persone e la maggior parte sono donne

Le zone su cui i soggetti si focalizzano principalmente sono il volto o la testa, ma possono riguardare ogni parte del corpo, o più parti di esso, e cambiare da una parte all’altra col tempo. Le preoccupazioni si possono manifestare sul diradamento dei capelli, sull’acne, sulle rughe, sulle cicatrici, sulle macchie vascolari, sul colore della carnagione o sull’eccessiva peluria del viso o del corpo. 

Potrebbero concentrarsi anche sulla forma o le dimensioni di naso, occhi, orecchie, bocca, seno, glutei, gambe o altre parti del corpo.
Alcune persone (principalmente di sesso maschile) potrebbero manifestare una variante del disturbo definita come dismorfismo muscolare, caratterizzato dalla preoccupazione che il proprio corpo non sia sufficientemente asciutto e muscoloso. 

Chi soffre di dismorfismo corporeo tende a descrivere le parti del proprio corpo come brutte, poco attraenti, deformi, orrende, o mostruose.
I sintomi sono una compromissione significativa della vita sociale, lavorativa, scolastica e in altri ambiti: di solito si trascorre molte ore al giorno a preoccuparsi, a controllare e a paragonare il proprio aspetto fisico. 
La dermatillomania in questo campo trova terreno fertile su cui aggrapparsi perché quello che si va a fare è cercare di correggere ed eliminare i difetti e le irregolarità percepite sulla pelle

La mia esperienza

Non ho mai avuto un buon rapporto con il mio aspetto fisico. Quando stava iniziando il mio periodo adolescenziale ricordo che non sopportavo i miei fianchi, ne vedevo addirittura uno più grande dell’altro e spendevo tanti soldi in creme dimagranti. Neanche il mio viso mi piaceva: era troppo rotondo e la bocca troppo sottile. 
Passavo già molto tempo davanti allo specchio ma quando a tredici anni è comparsa la dermatillomania tutto mi è sfuggito di mano: qualsiasi imperfezione avessi non durava per più di due secondi, l’impulso di eliminarla era troppo forte, ma quello che più mi faceva soffrire, provando una grande ansia, angoscia e stanchezza, era come mi ossessionavo dopo essermi arrecata le ferite.
Passavo ore a esaminare quello che mi ero procurata, spesso attuando di nuovo lo skin picking sulla medesima ferita e quando rimaneva il segno rosso dopo che tutto si era rimarginato, mi vedevo comunque un mostro. La mia autostima era bassissima, quasi assente, e paragonavo ossessivamente la mia pelle e il mio corpo a quello delle altre ragazze. 
Mi sentivo imprigionata nel mio stesso corpo. 

La sofferenza che ho provato è stata tanta e lo è stata altrettanto la fatica che ho fatto e che sto facendo tutt’oggi per lavorare su me stessa.
Anche se crediamo di essere imprigionaty nel nostro corpo, ricordiamocy però che non è così: la nostra sofferenza, il nostro disturbo mentale, la società in cui viviamo ci faranno sempre credere che siamo sbagliaty ma noi siamo esseri umani unici, perfetti così come siamo, bellissimy perché siamo esattamente noi. 
Se stai soffrendo ricordati che non sei solə e che la psicoterapia è fondamentale non solo per curare ma anche per trovare la strada per amarti!

Scritto da Elisa
per il progetto Attivismo digitale