01 Agosto 2019

Il muro, secondo me, può avere diversi significati: si può pensare a un muro come emblema di chiusura in se stessi, come voglia di non mostrare sé o una parte ad altri, che possono essere ostili o che la pensano diversamente da noi. 

Il muro a volte ci rende ciechi di fronte alle avversità del mondo che ci circonda: credere che uno possa vivere protetto da un muro illusorio o fantasma può essere definito come un distacco dalla realtà che ci rende incapaci di vedere il mondo oltre noi. Un muro tra le persone rende l’uomo schiavo delle proprie abitudini fisiche e psicologiche, che lo rendono servo dell’idea di essere autosufficiente da chiunque sia attorno. 

Estraniarsi dalla realtà che ci circonda non ci fa capire le vere qualità e occasioni che ognuno di noi ha: ci fa perdere ogni attimo dell’esistenza
Lasciare e trascurare le cose e i rapporti e crearsi un muro di aspettative false e illusorie ci rende ignoranti di fronte alla realtà, un malessere che può portare alla depressione più cupa.

Il muro dell’indifferenza porta spesso all’ignoranza, cioè non voler conoscere chi o ciò che ci circonda.
Nel mondo ci sono stati muri visibili, come quello di Berlino, costruiti dall’uomo come fortezze per dividere, ma è il nostro muro interiore quello più forte. Un muro che ci rende schiavi di noi stessi e sempre più vulnerabili.

Samir