La salute mentale, nonostante le importanti ricadute in termini di sostenibilità e sulla continuità produttiva delle Aziende, continua a non essere compiutamente contemplata dal mercato assicurativo e ciò non favorisce l’abbattimento dello stigma e un adeguato percorso di consapevolezza e prevenzione. In Aon Italia abbiamo invece capito da diverso tempo come il benessere mentale sia legato a diversi aspetti della vita di una persona: relazioni, affetti, soddisfazione all’interno dell’ambiente lavorativo, sicurezza economica, salute fisica e molto altro ancora. Ecco perché siamo fortemente convinti di come una cultura organizzativa attenta al benessere, nel senso più ampio del termine, porti alla piena soddisfazione delle persone
Aon sostiene “Tutti matti per il riso” dal 2015 con l’obiettivo di contribuire a diffondere la cultura di un diverso approccio al tema della salute mentale e abbattere la impropria differenziazione tra malattie fisiche e malattie psichiche. Crediamo che i disturbi della salute mentale siano patologie curabili e che ogni persona che vive una condizione di disagio abbia il diritto di ricevere aiuti e cure adeguate e tempestive. Sensibilizzare la comunità sull’importanza della salute mentale è fondamentale per consentire a chi soffre di questi disturbi di condurre una vita piena e soddisfacente, oltre a sensibilizzare la comunità sull’importanza della prevenzione.
Le Aziende sono un importante canale di diffusione per creare o consolidare la corretta attenzione al benessere psichico delle persone, che ancora troppo spesso viene dato per scontato. La crescente attenzione al benessere delle collettività aziendali non può prescindere dal comprendere iniziative finalizzate, per lo meno, alla consapevolezza dell’importanza della prevenzione in ambito salute psichica. La correlazione tra la salute mentale di una persona e il suo livello di benessere (fisico, finanziario, relazionale ed emotivo) è oggetto di discussione da diverso tempo. Se storicamente, però, le organizzazioni non hanno generalmente avuto la corretta percezione circa l’importanza della salute mentale in ambito professionale, dopo la pandemia da COVID-19 stiamo vivendo un importante cambiamento. Le aziende hanno iniziato a comprendere che iniziative finalizzate alla salute psichica dei propri dipendenti sono di fondamentale importanza e che hanno un ruolo primario nel fornire programmi di Corporate Wellbeing.
Come ho già citato all’inizio del nostro incontro, Aon Italia ha a cuore il benessere dei propri dipendenti, in quanto siamo consapevoli che persone soddisfatte all’interno della propria vita quotidiana si sentano a proprio agio e si relazionino meglio con i colleghi contribuendo a creare un luogo di lavoro ottimale e stimolante. Di conseguenza sono tante le iniziative che Aon Italia mette in campo ogni anno per il benessere mentale della propria community tra cui, ad esempio, la creazione di “Aon Coffee Brain”, l’iniziativa di appuntamenti dedicati al benessere mentale, fisico, relazionale e finanziario e che riscuote un grande successo tra i nostri Colleghi; la realizzazione del “Progetto Maternità”, un percorso dedicato alle neomamme che rientrano al lavoro con l’obiettivo di aiutarle nel potenziare la fiducia in se stesse e favorire un reinserimento graduale all’interno del contesto lavorativo; le iniziative che riguardano l’ambito della Diversity, Equity & Inclusion che, favorendo la creazione di un ambiente di lavoro positivo e aperto, aiutano le persone a vivere il posto di lavoro nel pieno della propria autenticità. Tutti aspetti che, chiaramente, si ripercuotono sul benessere psicologico delle persone.
Credo che l’aspetto lavorativo sia non solo importante, ma direi fondamentale all’interno della quotidianità dei singoli individui. Non bisogna però dimenticare che il tutto va inserito in un’ottica di work-life balance, ovvero di giusto equilibrio tra vita lavorativa e professionale. L’aspetto professionale influisce fortemente sul nostro benessere mentale: pressioni, continue urgenze, impossibilità di programmazione dovuta a eventi esogeni…, tutti aspetti che incidono sull’emotività delle persone, che possono ritrovarsi a reggere con difficoltà la pressione dettata da questi fattori. Ecco perché, anche in questo caso, sono le organizzazioni a dover promuovere azioni dirette al miglioramento delle condizioni psicologiche dei propri dipendenti. Non solo benefit o iniziative specifiche, ma attraverso la creazione di una mentalità e di una cultura attenta alle necessità delle persone.