29 Dicembre 2022

“Cosa fai, ogni giorno, per prenderti cura di te?”

Tutto è iniziato con questa domanda.

Ero all’inizio del mio percorso psicoterapeutico e pensavo che dormire un po’ di più e guardare serie tv bastasse per prendermi cura di me. Ignoravo il fatto che, di lì a poco, mi si sarebbe aperto un mondo, il mio.

Imparare a conoscermi, ma soprattutto ascoltarmi, mi ha permesso di captare i momenti giusti per fermarmi, respirare, sentire quello di cui ho bisogno e ricaricare le batterie mentali. Questa capacità si è rivelata utile specialmente quando ho iniziato a lavorare.

Nel lavoro dobbiamo interfacciarci quotidianamente con tanti tipi di persone diverse, nel mio caso ho a che fare con bambini, adulti e anziani. Dove sempre essere carica, attiva, incitante per tirare fuori il meglio dai clienti o per divertire i bambini, questo potrà sembrare una grande dote, ma io sono una persona introversa e ho bisogno di fermarmi per prendermi cura di me. 

Come se non bastasse, dopo il lockdown ho sviluppato una FOMO. È l’acronimo di “Fear Of Missing Out” “Fear Of Missing Out”, ovvero la paura di essere tagliati fuori da eventi piacevoli o esperienze che coinvolgono altre persone, specialmente amici e conoscenti. Succede così che finire fuori rotta, fuori dal proprio centro, diventa molto facile.

Vedete, quando si impara ad ascoltare se stessi poi non è più possibile ignorare i segnali che il corpo ci manda. Inizia a essere palese ai miei occhi come il centro del mio mondo non sia più io, ma il mondo fuori che mi circonda. Tutti ci vogliono socievoli, sempre al massimo, carichi,  intraprendenti, motivati, incessanti e sempre di corsa. E se invece ci fermassimo?

Ho imparato che per ritrovarmi ho bisogno di stare con me stessa.
Questo mondo estroverso mi spinge continuamente a perdere l’equilibrio che ho conquistato con tanta fatica ma, come una persona saggia una volta mi ha detto, “Per ritrovare l’equilibrio spesso bisogna mettere in dubbio il precedente”.

Non siamo sempre la stessa persona e, forse, l’equilibrio che avevi un mese fa non è lo stesso di cui hai bisogno ora. L’unica cosa che rimane, costante, è: “Fai quello che senti, sempre”.
Io ho capito che la mia introversione spesso fa a botte con questo mondo che corre e ho bisogno di fermarmi, stare con me, ricaricarmi in questo modo. Non dipingo più tanto, scrivo poco, e queste cose forse facevano parte del mio equilibrio precedente, che adesso sto mettendo in dubbio per trovare quello nuovo.

Se il mondo corre, puoi correre con lui provando a non perderti oppure puoi prendere fiato, ricaricare le pile e poi ripartire.

E tu, cosa fai per prenderti cura di te, ogni giorno?


Articolo realizzato da Ylenia,
per il progetto “Attivismo Digitale