15 Febbraio 2019

Essere un ammalato psichico, un paziente psichiatrico. Ecco a voi alcune annotazioni della mia ventennale esperienza.

Sofferenza e disagio, solitudine e povertà, insicurezza e malavoglia, esclusione. Nella persona più debilitata tutte queste sintomatologie coincidono, erodono il passare del tempo, che risulta ostile, stopposo, noioso e quasi sempre monotono.

Il malanno psichico si riflette su ossa e carne, diventa il male fisico. Nel peggiore dei casi, le normali azioni quotidiane paiono incombenze insormontabili; altre volte, l’esagitazione dei periodi maniaci, porta a compiere atti convulsi, estremi, dei quali poi pentirsi: si può finire in guai seri.

Bisogna esercitare, in maniera ponderata alle proprie capacità, la mente e il fisico, in modo tale da non sprofondare in un vuoto da cui poi è difficile risollevarsi.

E’ utile affidarsi alla lettura, un buon modo per stimolare l’attenzione e ampliare la propria conoscenza. Si può seguire un buon film o ascoltare la propria musica preferita per distrarsi.
Noi abbiamo la possibilità di frequentare Club Itaca, dove siamo stimolati in maniera coerente alle nostre aspettative e capacità da un valente staff. Qui stiamo in buona compagnia, siamo tra amici con i quali possiamo aprirci intimamente, senza timori o vergogne.

Anche il corpo necessita di essere tenuto attivo per sentirsi bene, non bisogna assolutamente strafare, ma basta esercitarsi con costanza e metodo in passeggiate semplici, partite a tennis e giri in bicicletta. Bisogna stare attenti al mangiare, seguendo una buona dieta e non esagerando.

La malattia psichiatrica è fuorviante, soprattutto agli inizi del decorso magari non si riesce a capire cosa sta capitando, sottovalutando un intervento tempestivo, ma i farmaci sono fondamentali per un benessere stabile. In Italia abbiamo la possibilità di ricevere cure gratuite e avere un sufficiente sistema di previdenza sociale, dedicato ai disabili.

La malattia mentale è una continua sfida, che ci obbliga a dover superare, ogni giorno, quei limiti che ci impone. Ma è proprio così che impariamo il vero valore delle piccole cose e a guardare con occhi sinceri il nostro mondo, che troppe volte è screziato da situazioni spigolose, cruente e aspre.