30 Agosto 2021

Ma sei pazzo? Ma sei matto?
Quella è psicopatica…sei pazzo, stalle lontano!
Non dirmi che sei depressa.”
Non c’è più gente sana, sono tutti matti…sono tutti psicopatici, non ci si può fidare più di nessuno”.

Potrei continuare ancora per molto e questi sono solo alcuni dei modi di dire che sono insiti nella nostra cultura. Molti direbbero sono modi di dire, ma che identificano in modo perfetto lo stigma riguardo la patologia mentale.

Cos’è lo stigma? Lo stigma è definito come “segno che rimanda a una differenza dell’individuo rispetto alla norma, cui è connessa l’attribuzione di caratteristiche valutate negativamente. Attraverso il processo di stigmatizzazione l’individuo viene considerato diverso in quanto lo stigma viene reso predominante rispetto ai restanti elementi che lo collocherebbero entro i confini della normalità.” – Fonte Treccani


È fuor di dubbio che le persone che soffrono di un disturbo mentale sono vittime di stigma, esiste infatti una vasta letteratura a riguardo e non è solo il soggetto a pagarne le conseguenze, ma le persone che lo circondano sono direttamente coinvolte (Reupert et al. 2021).

Uno studio di Reupert e Maybery (2015) lo ha suddiviso in:

  • pubblico, proveniente dall’esterno;
  • autostigma, quando un individuo interiorizza uno stereotipo su se stesso. In questo caso l’elemento più importante nel determinare la presenza patologica è la vergogna, affetto spesso trascurato (S. Vender 2005);
  • associativo, stigmatizzazione a causa dell’associazione di un individuo con un altro.

Lo stigma varia a seconda della cultura e delle regioni. Ad esempio in uno studio condotto sugli studenti di medicina delle filippine è risultato che avevano atteggiamenti meno stigmatizzanti in materia di salute mentale rispetto agli studenti provenienti da Stati Uniti, Brasile, Ghana, Nigeria e Cina (C. Taguibao & R. Rosenheck 2021)

Ma quali possono essere le conseguenze verso chi ne è soggetto?

  • Sintomi di depressione e svalutazione della vita stessa
  • Sentimenti umilianti e logoranti
  • Senso di vergona

Esso inoltre è:

  • Presente in tutte le culture del mondo
  • Causa discriminazione e isolamento
  • Particolarmente sentito da chi soffre di malattia mentale
  • Poco compreso
  • Aumenta il ritardo di accesso alle cure
    (A. ShrivastavaM. Johnston, Y. Bureau 2012).

Ha anche un impatto negativo sull’autostima, specialmente per coloro che sono relativamente aperti riguardo al loro disturbo mentale. (A. E. R. Bos et al. 2009).

Nemmeno i medici ne sono immuni. Numerosi studi evidenziano l’esistenza di pregiudizi con conseguenti atteggiamenti negativi dei medici nei confronti di pazienti con disturbi psichiatrici

Fonte – “Stigma e malattia mentale, i medici ne sono immuni?”

In uno studio riguardante gli operatori psichiatrici ha concluso che sono ancora presenti dei pregiudizi sulla possibilità di curare bene una persona affetta da una patologia mentale. Vi è una certa diffidenza e resistenza nel parlare di salute mentale con i propri colleghi. Tale resistenza è determinata forse, oltre che da un motivo di tutela della privacy, anche dalla paura di giudizio. (M. G.M. Tavormina, R. Tavormina, G. Tavormina 2017)

Lo stigma ha un forte impatto, condizionando il decorso della malattia e anche il processo di guarigione.

Concludo questo scritto riprendendo la considerazione iniziale su quanto siano comuni determinati modi di dire nella nostra cultura.  Fino a quando useremo parole come “matto” o “pazzo” per identificare qualcuno diverso da noi non faremo mai un passo avanti nella lotta allo stigma! Noi siamo il linguaggio che usiamo. Dovremmo avere rispetto per la diversità e, in questo caso, per la salute mentale. Solo mettendo da parte pregiudizio e stigma possiamo davvero aiutare chi soffre.

FONTI
Reupert, A. E. & Maybery, D. J. (2015). Stigma and families where a parent has a mental illness. In: A. Reupert, D. Maybery, J. Nicholson, M. Gopfert & M. Seeman (Eds). Parental psychiatric disorder: Distressed parents and their families (pp. 51–60). Cambridge: Cambridge University Press

Reupert et al. 2021 Stigma in relation to families living with parental mental illness: An integrative review (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/inm.12820)

A. ShrivastavaM. Johnston, Y. Bureau 2012 Stigma of Mental Illness-1: Clinical reflections

A. E. R. Bos et al. 2009 Mental Illness Stigma and Disclosure: Consequences of Coming out of the Closet

M. G.M. Tavormina, R. Tavormina, G. Tavormina 2017 – MALATTIA MENTALE E PREGIUDIZI: STUDIO MULTICENTRICO SULLO STIGMA SOCIALE – Depressione: parliamone insieme (61-70)

S. Vender 2005 Stigma interiorizzato e vergogna (https://www.researchgate.net/profile/Simone-Vender/publication/261437154_Stigma_interiorizzato_e_Vergogna/links/00b49538c94c612853000000/Stigma-interiorizzato-e-Vergogna.pdf)

C. Taguibao & R. Rosenheck 2021 Medical Education and the Stigmatization of Mental Illness in the Philippines – Culture, Medicine, and Psychiatry volume 45, pages312–331 (2021)

Articolo realizzato da Antonia
per il progetto “Attivismo Digitale