15 Febbraio 2021

Raccontarsi fa bene, a noi e agli altri. Soprattutto quando la storia narra la propria vittoria contro un nemico oscuro e temibile e la conseguente rinascita.

Due consulenti della società Atstrat, grazie al sostegno educazionale incondizionato di Angelini, hanno raccolto suggerimenti e idee da gruppi di utenti dei servizi di Progetto Itaca di Milano e hanno costruito Storie di Rinascita: un progetto che si concretizza nella raccolta e condivisione di storie personali di recovery da una sofferenza mentale, coinvolgendo nella loro stesura anche altre sedi di Progetto Itaca.

Storie di Rinascita”, racconta Silvana Benaglia vicedirettrice di Club Itaca Milano, che segue questo progetto, “ha un duplice obiettivo: permettere a chi scrive di rielaborare la propria esperienza di malattia e acquisire maggiore consapevolezza, e favorire nel lettore, che si rispecchia nella storia narrata, la comprensione e accettazione della malattia e la speranza di un miglioramento possibile”.

Le persone che partecipano al progetto come valutano questa loro esperienza?
“Al termine di ogni narrazione è stato consegnato un questionario che ha permesso di raccogliere l’effetto immediato dell’esercizio della narrazione: la maggioranza degli autori ha dichiarato di essersi sentito meglio dopo aver scritto la propria esperienza di cambiamento positivo; alcuni hanno aggiunto a voce che scrivere qualcosa che potesse essere di aiuto ad altri li ha resi orgogliosi di quanto scritto”.

Quale messaggio emerge per famigliari, operatori della salute mentale, volontari, come per chi ancora si trincera dietro il muro del pregiudizio?
“Queste storie trasmettono un messaggio di speranza sia nelle persone che soffrono di una malattia mentale sia nei loro care giver. I primi possono riconoscersi nei racconti e trarre da essi energie positive e il desiderio di provare ad affrontare situazioni negative con la prospettiva di miglioramenti possibili; i secondi possono essere incoraggiati a sperare che la malattia che colpisce i loro cari non è staticamente irreversibile e che le sue evoluzioni possono avvenire anche in senso positivo. Il Comitato Scientifico del progetto Storie di Rinascita sta elaborando un’analisi dei risultati che verrà pubblicata su una rivista scientifica. Già nella bozza si possono rilevare elementi molto interessanti: quando parlano del presente (frutto di un cambiamento in positivo), gli autori usano un linguaggio emotivo meno negativo rispetto a quando si riferiscono al loro passato.
Ciò testimonia come le persone con malattia psichiatrica (contrariamente al pregiudizio secondo cui i malati con disagio psichico sono persone passive,
non in grado di guidare la propria vita e inconsapevoli di ciò che in loro accade) hanno non solo la capacità di mettere in atto cambiamenti positivi, ma sanno anche averne consapevolezza”.

Diverse Storie sono già a disposizione dei lettori su ItacaBlog e si sta valutando un’implementazione anche in progetti esterni. A ottobre il Progetto è ripartito, pronto ad accogliere e a raccontare nuove storie e nuove rinascite.

Intervista tratta da ItacaNews n.10, semestrale di Progetto Itaca