Torna il Paranoia festival a Milano

C’è un tempo in cui l’unico successo possibile sembra essere la perfezione. Un tempo che spinge i giovani a rincorrere traguardi irraggiungibili, schiacciati dal peso delle aspettative e dal mito del “fare sempre di più”

È questo il punto di partenza dell’edizione 2025 di Paranoia Festival, che torna il 12 e 13 settembre negli spazi di BASE Milano, con un’edizione gratuita, aperta a tuttə, e dedicata al tema dell’ ”Eterna rincorsa”

Chiedeteci come stiamo: confusi, disorientati… chiamati a mostrarci felici e vincenti, schiacciati tra ruoli che non ci corrispondono. (dal Manifesto di Paranoia Festival). Giunto alla sua quarta edizione, il Festival – organizzato in partnership con Ordine degli Psicologi della Lombardia, Progetto Itaca ETS e il patrocinio del Comune di Milano – è diventato un punto di riferimento nazionale per la sensibilizzazione sui temi del benessere mentale, intrecciando musica, arte, incontri, laboratori e attivazioni esperienziali.

Un luogo fisico e simbolico dove la Generazione Z può sentirsi rappresentata, ascoltata e accolta.

Il tema 2025: il fallimento come occasione e il tempo come risorsa

“L’eterna rincorsa” indaga quella costante sensazione di non essere mai abbastanza, radicata in una cultura della performance che penalizza la fragilità e censura l’errore. Il programma della due giorni affronta questo aspetto da diverse angolazioni, attraverso incontri come:

  • “Manuale per un Sereno Fallimento” (12 settembre), a cura di Serenis, con la moderazione di Jolanda Renga
  • “Fallire è un opzione” (13 settembre), con la partecipazione di Grateful, Astra Network, Progetto Itaca, Studenti, Webboh e Chiara Marita
  • “Waving Sounds: suoni di Eterna Rincorsa” workshop musicale con Klaus su arte, identità evulnerabilità.

A questi si affiancano laboratori interattivi, podcast live, talk partecipativi e performance artistiche pensati per offrire strumenti di consapevolezza emotiva e riflessione collettiva.

La notte si balla: musica e consapevolezza

Il 12 settembre, a partire dalle 20:00, la notte si accende con una line up musicale che trasformerà BASE in un palcoscenico diffuso, tra artisti e DJ internazionali. Non solo musica: installazioni, ambienti immersivi e attivazioni renderanno il suono un canale privilegiato per parlare di emozioni, pressione sociale, equilibrio e autodeterminazione.

Tra gli ospiti musicali confermati: Munir Nadir, Alex Dima, Danae, Giorgio Di Majo, Carlo Alberto, DJ Rou, Oulcan. Una selezione eterogenea e contemporanea, capace di unire ricerca musicale e attenzione al contesto culturale in cui si inserisce il festival.

Accanto alla musica, il pubblico sarà coinvolto da un’installazione interattiva realizzata dal Sinceramente Studio dal titolo Sinceramente, anche se tutto corre, tu puoi andare piano, costruita in collaborazione con Serenis. Al centro, una domanda semplice e diretta: “Quanto ti senti al passo rispetto alle aspettative o agli altri?”

La collaborazione con Serenis arricchisce così anche il Music Festival di un valore ulteriore: trasformare un momento di festa in un’occasione per fermarsi, riflettere e condividere, senza lasciare indietro nessuno.

Le voci del Paranoia Festival

Ad amplificare la narrazione di questa edizione ci saranno gli ambassador 2025: Klaus, content creator e artista, Jolanda Renga, speaker radiofonica e autrice, e Chiara Marita, influencer e attivista digitale.

Accanto a loro, Giacomo Mazzariol, scrittore e sceneggiatore, autore di Squali (Einaudi), romanzo da cui è tratto l’omonimo film con Lorenzo Zurzolo e James Franco, distribuito in autunno da Eagle Pictures Italia, che coniuga a uno sguardo generazionale una particolare sensibilità narrativa sui temi dell’identità e della fragilità. Sarà presente In streaming anche il regista del film, Daniele Barbiero.

Parteciperanno inoltre ai talk e agli incontri pubblici del festival:

  • Alessandra Bossi, People Engagement Coordinator – Lutech
  • Alessia Tripodi, giornalista de Il Sole 24 Ore
  • Alex Turrini, Professore Associato – Università Bocconi
  • Albi Scotti, Giornalista e Head of Content – Dj Mag Italia
  • Carolina De Castiglioni, Attrice e divulgatrice
  • Chiara Maiuri, Psicoterapeuta e volontaria di Progetto Itaca
  • Leonardo D’Onofrio, Founder eGroup (Pillole di Economia, University Network, CNC Media, Eccellenza Italiana)
  • Martina Migliore, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Serenis
  • Nikola Greku, influencer e content creator
  • Rongou Zhou, Cofounder di Grateful – Innovazione e benessere
  • Simona Silvestro, Segretaria dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia
  • Stefano Simonetta, Prorettore ai Servizi agli Studenti – Università degli Studi di Milano Statale
  • Deborah Disparti, psicologa e psicoterapeuta, esperta di Studenti

 

Con la media partnership di:

  • S t u d e n t i , leader in Italia nell’educational digitale, che offrirà uno sguardo specifico sui temi del disagio giovanile in ambito scolastico.
  • W e b b o h , media brand numero uno delle new gen, che seguirà il festival con contenuti teasing ed editoriali per avvicinare ai temi dell’evento la sua community.
  • 24Ore Salute, il sistema informativo multimediale del Gruppo 24 Ore sui temi della salute, della medicina, della ricerca, della sanità e dell’innovazione coniugando la profondità dei temi con l’autorevolezza, e la capacità divulgativa dell’informazione firmata da Il Sole 24 Ore, Radiocor, Radio 24, e i contenuti di 24Ore Podcast, Lab24 e 24 ORE Eventi.

Con la collaborazione di: Psicologo al Parco, Cooperativa Coesa, Astra Network.

*Alcuni dei talk saranno tradotti in LIS (Lingua dei segni italiana) da un interprete.

 

Un’eredità che si conferma

Parte dei proventi raccolti grazie al supporto dei partner sarà destinata al Progetto Scuole di Progetto Itaca ETS attivo in tutta Italia, contribuendo a offrire percorsi gratuiti di prevenzione e sensibilizzazione del benessere mentale agli studenti delle scuole superiori.

Prosegue anche il progetto promosso nella scorsa edizione dei Paranoia Festival dal Comune di Milano con il contributo di Fondazione di Comunità Milano e dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, in collaborazione con Progetto Itaca Milano e Coesa Cooperativa Sociale: “+PARI -PARE, supporto e confronto di gruppo”

L’iniziativa, rivolta a giovani adulti tra i 18 e i 35 anni, nasce con l’obiettivo di contrastare stereotipi e linguaggi stigmatizzanti legati alla salute mentale, favorire spazi di socializzazione e prevenire l’isolamento. Il progetto prevede inoltre un percorso biennale di formazione e sensibilizzazione che coinvolge direttamente i giovani, attraverso un corso per facilitatori e l’attivazione di gruppi di mutuo aiuto tra coetanei. Questi gruppi saranno ospitati in luoghi simbolo dell’aggregazione milanese, tra cui BASE, Mosso e la Biblioteca di Affori.

La nostra storia

Paranoia Festival nasce nel 2021 da un gruppo di giovani professionisti della cultura, della musica e della comunicazione, mossi dall’urgenza di creare uno spazio in cui parlare apertamente di salute mentale. Fin dalla prima edizione, Paranoia ha scelto di unire musica e consapevolezza, portando temi spesso considerati tabù nei luoghi della festa e dell’aggregazione giovanile. Nel corso degli anni, il festival ha attraversato parchi, club, spazi culturali e centri sociali, fino a trovare casa a BASE Milano.

Oggi è diventato una piattaforma culturale e generazionale, con oltre 7.000 presenze dal vivo e più di 3 milioni di utenti raggiunti online.

Le forze del bene

(supporter, complici e sostenitori)

«La salute mentale è una priorità, perché è la base di ogni percorso personale e collettivo. Con Paranoia Festival, Milano si conferma capitale di eventi che parlano il linguaggio delle nuove generazioni, affrontando senza timore ansia, fallimento e pressione sociale. Questo Festival ci ricorda quanto sia importante dare voce a chi spesso si sente invisibile: musica, cultura e partecipazione diventano strumenti di consapevolezza e cura, offrendo ai giovani spazi autentici di ascolto e condivisione. È lo stesso impegno che portiamo avanti con +PARI -PARE, un progetto che coinvolge giovani adulti in percorsi di formazione, gruppi di mutuo aiuto e momenti di socializzazione al fine di prevenire emarginazione e disorientamento. Milano, ancora una volta, aiuta a fare i conti con la fragilità per trasformarla in forza»

Martina Riva – Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano

«Paranoia Festival è profondamente in sintonia con la nostra visione: creare spazi di confronto, partecipazione e cultura del benessere mentale, soprattutto tra i giovani. Il disagio psicologico richiede risposte sistemiche, e il nostro Ordine, composto in gran parte da professionisti under 35, lavora per intercettare i bisogni reali e i linguaggi del presente. Grazie a chi rende possibile questo progetto coraggioso e necessario».

Valentina Di Mattei – Presidente, Ordine degli Psicologi della Lombardia

«Paranoia Festival rispecchia pienamente la missione di Progetto Itaca: sensibilizzare per superare stigma e pregiudizi sulla salute mentale. L‘Eterna Rincorsa’ è una metafora che viviamo ogni giorno nei nostri interventi nelle scuole, accanto a studenti e volontari. Per questo siamo felici di essere, ancora una volta, parte di questa iniziativa».

Cristina Migliorero – Referente Nazionale Progetto Scuole, Progetto Itaca ETS

«La Gen Z sta rivoluzionando il modo di parlare di salute mentale, con lucidità e senza vergogna. Paranoia è uno spazio libero e generazionale dove questo cambiamento prende forma. Come Serenis, crediamo che il benessere psicologico sia prima di tutto una questione culturale».

Veronica Castelli – Head of Brand & Creative, Serenis

«Grazie a Studenti e a Webboh diamo voce alla GenZ e ci interfacciamo direttamente con loro. Siamo quindi felici di portare lo spirito e i messaggi del Paranoia Festival all’interno delle nostre community,in perfetta continuità con la nostra mission. Il nostro contributo si avvale di un doppio approccio: più educational, grazie a Studenti, e più diretto e immediato, in stile GenZ, grazie a Webboh. Questa partnership rappresenta un vero scambio: da un lato sensibilizziamo le nostre audience su temi cruciali come la salute mentale e il benessere; dall’altro offriamo al Festival — e a chi vi partecipa — un dialogo diretto con i giovani che ci seguono».

Daniela Cerrato – CMO Mondadori Media editore di Studenti e Webboh

«Ogni edizione di Paranoia Festival mi ricorda quanto sia potente l’unione tra musica e salute mentale. Non è solo intrattenimento: è uno spazio sicuro in cui si può davvero ascoltare, condividere, guarire».

Jolanda Renga – Moderatrice e ambassador

«Moderare un panel al Paranoia Festival significa dare voce a studenti come me, che ogni giorno si sentono in ritardo, fuori tempo, mai abbastanza. Possiamo farcela solo se impariamo a prenderci cura di come stiamo, non solo di quello che facciamo».

Chiara Marita – Relatrice e content creator

«Paranoia Festival è un luogo dove la musica incontra la fragilità, e diventa forza collettiva. Per me essere portavoce significa contribuire a normalizzare il tema della salute mentale, creando spazi dove sentirsi davvero sé stessi. Lo stare bene deve essere visto come un diritto».

Klaus – Portavoce e artista

Serenis è una piattaforma digitale e un centro medico autorizzato. Oggi offre percorsi di psicoterapia, psichiatria, nutrizione, coaching e supporto psicologico, tutti online, insieme a oltre 2200 professionisti selezionati e specializzati (psicoterapeuti, psichiatri e nutrizionisti). Lo fa con una missione: rendere più accessibile il benessere fisico e mentale affrontando gli ostacoli economici, tecnologici, sociali e culturali che allontanano le persone dal ricevere aiuto. Attraverso l’app è possibile gestire per intero il proprio percorso, dalla prenotazione delle singole sedute, alla chat con il proprio terapeuta, fino al servizio di journaling e al diario alimentare.

Studenti è il media brand del Gruppo Mondadori leader in Italia sul digitale nella categoria education, con 4 milioni di utenti (fonte Audiweb – aprile 2025). È un punto di riferimento per le New Gen a scuola, ma non solo. Raggiunge oltre 1 milione di follower sui social – tra TikTok, YouTube e WhatsApp – dove gli studenti, oltre ad accedere a guide e tutorial per prepararsi agli esami, ricevono supporto per orientarsi nel loro futuro scolastico e professionale e trovano risorse per vivere al meglio la loro esperienza di studenti, sotto ogni aspetto, incluso il benessere personale.

Webboh è il media di riferimento della GenZ. Nato ad aprile del 2019, da febbraio 2023 è parte di Mondadori Media. Vanta una reach mensile web e social di oltre 6 milioni (fonte: social incremental reach Comscore, giugno 2025) e una fanbase – tra TikTok, Instagram, Youtube e Whatsapp – di 5 milioni di follower (di cui il 70% under 24). È nella top ten dei media italiani più influenti sui social, nonché il primo in target Generazione Z per engagement e video views (fonte: Classifica Top Media Italiani di Prima Comunicazione realizzata da Sensemakers).

 

Sito web: paranoiafestival.com

Per info, interviste o informazioni: hello@paranoiafestival.com – Ilaria Solari: 339 8049755.

Adolescenze. Alla ricerca della felicità. Un podcast di Corriere della Sera in collaborazione con Itaca Lab

Il podcast, in quattro puntate, della sezione Figli&Genitori di Corriere della Sera, realizzato in collaborazione con Itaca Lab di Fondazione Progetto Itaca e condotto e scritto da Chiara Bidoli, caporedattore di Corriere Salute e direttrice delle testate infanzia RCS, nasce con l’obiettivo di dare voce a ciò che troppo spesso resta inascoltato.

Un racconto corale che diventa strumento di consapevolezza, cura e cambiamento.

Valeria e i disturbi alimentari

Dopo un’infanzia felice, Valeria Vedovatti ha affrontato l’anoressia nervosa. La sua battaglia è iniziata nel silenzio, tra perfezionismo e bisogno di controllo. Il primo passo verso la guarigione è stata la consapevolezza di essere malata, raggiunta durante un lungo ricovero e un percorso terapeutico profondo.

“Capire di essere malati non è scontato. Ma è necessario. Solo da lì si può ricominciare.” ci ha spiegato Stefano Erzegovesi.

La condivisione sui social è diventata la sua cura e il suo contributo: parlare della propria sofferenza per dare speranza agli altri. Oggi Valeria è seguita da una community ampia e affezionata che vede in lei un esempio di autenticità e coraggio.

Carlotta e la ricerca di identità

Secondo Giovanni Migliarese, nell’età dell’adolescenza, il bisogno di appartenenza e riconoscimento sociale diventa centrale nella costruzione dell’identità. È in questa fase che si sperimenta la vergogna, la paura del giudizio, la solitudine nel sentirsi diversi. In una società sempre più visiva e omologante, essere visti equivale a esistere.

È il caso di Carlotta Bertotti, che ha scelto di non nascondersi più. Il suo è un gesto di ribellione contro uno sguardo che definisce il valore in base all’aspetto fisico. Ha affermato, con semplicità e forza, che un limite fisico non può e non deve determinare l’identità di una persona. La sua storia è un invito ad aprire spazi di ascolto e confronto, dove i ragazzi possano riconoscersi e sentirsi legittimati a esistere, senza filtri.

Sara, emozioni e verità sui social

Sara Verde racconta la sua vita segnata da un’intensa sensibilità emotiva e da un lungo percorso psicoterapico iniziato a soli 12 anni. Si definisce una persona “fluida”, nel pensiero e nelle emozioni. Ha trovato nei social un modo autentico per esprimersi, abbattere lo stigma sulla depressione e parlare apertamente dell’uso degli psicofarmaci come strumento di equilibrio.

Con un profondo legame familiare e una costante riflessione su gentilezza, identità e vulnerabilità, Sara trasforma la sua esperienza in un messaggio di speranza: “Non è vero che chi soffre è solo. Esiste sempre uno spiraglio, anche se minuscolo.”

Ambra, crescere accanto alla malattia

Ambra racconta con lucidità la sua adolescenza segnata dalla schizofrenia paranoide del padre. Chiusa in una stanza, in una casa dove non si parlava, ha vissuto per anni in silenzio rabbia, paura e frustrazione. Ha trovato rifugio nella danza, nella scrittura e nella terapia. Oggi è autrice di un libro autobiografico, madre, e voce attiva sui social contro lo stigma.

“Se anche solo un’altra persona chiusa nella sua stanza si sentirà meno sola, allora ho fatto qualcosa di giusto.” ha dichiarato. Ambra testimonia quanto sia importante sostenere anche chi sta accanto alla sofferenza psichica, e quanto sia fondamentale riconoscere e dare un nome al dolore per poter guarire.

 

Il progetto è curato dal responsabile della Redazione Podcast di Corriere della Sera Tommaso Pellizzari, con la produzione affidata a Carlo Annese per Piano P.

La prima puntata del podcast “Adolescenze”, con protagonista Valeria Vedovatti, sarà disponibile a partire da mercoledì 9 luglio su Corriere.it, sull’App Corriere Online e su tutte le principali piattaforme di streaming audio. Le successive puntate verranno pubblicate con cadenza settimanale nelle date del 16, 23 e 30 luglio 2025.

La pubblicazione sarà supportata da una campagna di comunicazione multimediale sui mezzi RCS.

Progetto Itaca nasce oltre 25 anni fa con l’obiettivo di promuovere programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie. Per rispondere ai bisogni di coloro che vivono il momento di difficoltà, Fondazione Progetto Itaca offre 17 progetti concreti dedicati all’informazione, prevenzione ed inclusione. Tra questi ItacaLab, un percorso di formazione rivolto ai Content Creator attivi sui social media. L’obiettivo del progetto è fornire loro strumenti per una comunicazione consapevole, rispettosa e corretta sui temi della salute mentale, sensibilizzare e coinvolgere la propria community sul tema.

 

Dal 2009 Progetto Itaca è l’unico partner europeo di NAMI – National Alliance on Mental Illness, Associazione americana di pazienti e familiari che valorizza la competenza dei “pari” – www.nami.org

Dal 2005 Progetto Itaca è l’unico partner italiano di Clubhouse International su cui si basa il modello di riabilitazione Club Itaca – www.clubhouse-intl.org

Progetto Itaca è Partner di Fondazione Italiana Accenture e Accenture SpA per il metodo di inserimento lavorativo “Job Stations” – www.accenture.com

Per info:

Resp. Relazioni Esterne, Floriana Fiore – 378 306 0704 – floriana.fiore@progettoitaca.org

Ascolta qui il podcast

 

 

 

 

European Mental Health Week: cresce l’emergenza in Italia. Progetto Itaca risponde con lavoro, ascolto e formazione

In Italia la salute mentale è diventata una delle principali preoccupazioni sanitarie. Secondo una recente indagine Ipsos, è oggi considerata il secondo problema di salute più rilevante dopo le malattie oncologiche. Quasi un italiano su tre (28%) dichiara di soffrire di disturbi psichici, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. I disturbi più frequenti includono ansia, fobie, stress post-traumatico e depressione. Nonostante la crescente consapevolezza, quasi la metà degli italiani (46%) ritiene che la salute mentale riceva meno attenzione rispetto a quella fisica da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

In questo scenario Progetto Itaca si distingue per un approccio integrato e concreto che mette al centro la persona, promuovendo inclusione e benessere attraverso il lavoro, l’ascolto e la formazione delle famiglie. Tra i programmi più rappresentativi, le JOB Stations offrono un’opportunità professionale reale a persone con disagio psichico, contrastando lo stigma e l’isolamento.

Nate nel 2012 in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture ETS, le JOB Stations sono centri di smart working gestiti dalle associazioni della rete Progetto Itaca. Qui i beneficiari lavorano in ambienti protetti, accompagnati da tutor esperti e in costante dialogo con le aziende grazie al supporto del supervisor aziendale.

Ad oggi sono attive 10 JOB Stations in 8 città italiane, con 149 inserimenti lavorativi in più di 35 aziende partner. Solo nel 2024, la sede di Milano ha visto 23 lavoratori attivi, di cui 14 a tempo indeterminato, grazie alla collaborazione di 13 aziende del territorio.

Tra loro c’è Gabriele, oggi Job Stationer di Progetto Itaca Milano: “JOB Station mi ha aiutato ad avere un impegno fisso ogni giorno, dando un senso alla mia vita e alla mia quotidianità. Attraverso la JOB ho acquisito nuove competenze lavorative e a quasi un anno dall’inizio del lavoro sento di avere fatto dei passi avanti, sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista umano. Le emozioni che provo sono orgoglio e sicurezza in me stesso quando svolgo bene un lavoro, senso di produttività e benessere psichico.”

Accanto all’inclusione lavorativa Progetto Itaca supporta anche chi convive quotidianamente con il disagio psichico all’interno delle mura domestiche. È il caso del programma Famiglia a Famiglia, un percorso gratuito di formazione e condivisione rivolto ai familiari di persone con disturbi mentali.

Annalisa, madre di un giovane con disturbo schizoaffettivo, racconta “Siamo entrati in contatto con Famiglia a Famiglia dopo un momento molto critico: l’esordio psicotico di nostro figlio Carlo. Non sapevamo come muoverci, né come aiutarlo senza invadere. Il corso ci ha permesso di capire meglio la sua condizione, ma anche di rimanere una famiglia unita. È stata la prima volta in cui qualcuno ci ha ascoltato non solo come genitori, ma come persone che soffrono accanto a chi soffre.”

Anche il fratello di Carlo, Francesco, ha seguito il percorso “Spesso si parla dei caregiver come se fossero solo i genitori. Ma anche essere fratelli di una persona con un disturbo psichico è un’esperienza profonda, e in parte invisibile. Prima cercavo di ‘fare qualcosa’, spesso insistendo troppo. Famiglia a Famiglia mi ha insegnato ad ascoltare, a rispettare i suoi tempi. È stato uno spazio dove ho potuto parlare senza vergogna, confrontarmi senza filtri.”

La salute mentale non riguarda solo chi è in difficoltà, ma intere famiglie e comunità. Ogni giorno, grazie ai nostri programmi, vediamo come l’ascolto, la formazione e il lavoro possano trasformare il dolore in risorsa. Crediamo profondamente che offrire strumenti concreti significhi restituire dignità, autonomia e speranza” dichiara Felicia Giagnotti, Presidente di Fondazione Progetto Itaca.

Il Club Itaca compie 20 anni

Oggi il club conta 250 soci iscritti, con una media di 60 attivi ogni mese e 16 presenti ogni giorno

Il 16 maggio 2025 Club Itaca Milano celebra vent’anni di impegno nella promozione dell’autonomia socio-lavorativa di persone con una storia di disagio psichico. Due decenni di attività, durante i quali il Club è diventato un punto di riferimento per centinaia di persone, contribuendo a costruire una cultura nuova della salute mentale.

Oggi Club Itaca Milano conta circa 250 soci iscritti, con una media di 60 partecipanti attivi ogni mese e 16 presenze giornaliere. È un luogo dove persone con disturbi psichici maggiori possono intraprendere percorsi significativi di recupero del benessere, dell’autonomia e della vita sociale. Al Club ogni persona non è un semplice utente, ma un socio, parte integrante di una comunità fondata sulla reciprocità e sul rispetto. Soci, volontari e staff collaborano fianco a fianco, condividono responsabilità e contribuiscono insieme al buon funzionamento dell’intera struttura.

Lo spiegano bene le parole di Anna, Socia di Club Itaca da circa 10 anni e che con frequenza assidua e settimanale va al Club: “ogni settimana frequento il Club perché per me è un punto di riferimento, un luogo dove posso trovare aiuto quando ho bisogno, e in cui riesco riesco a sentirmi accolta in un clima di cordialità. Al Club mi sento me stessa, ho dei limiti per la mia malattia ma so che le persone al Club mi possono capire, senza giudizi. Ho degli amici al Club e quando vado, so di essere utile. In genere il mio compito è essere in cucina e dare una mano nella preparazione dei pasti. Mi sento utile”.

Accanto a Club Itaca si sviluppa il progetto Job Station, che ogni mese a Milano consente a 45 soci di impegnarsi in un’attività lavorativa attraverso le 34 Aziende Partner, e questo grazie al supporto – diretto e indiretto – ricevuto lungo il percorso di reinserimento sociale e lavorativo promosso dai due programmi di Progetto Itaca.

L’impatto di Club Itaca non si è limitato a Milano: grazie all’energia e alla visione dei fondatori si è esteso a livello nazionale. Oggi infatti sono attivi 13 Club Itaca in tutta Italia, che coinvolgono ogni anno quasi 1.000 persone in percorsi di inclusione e autonomia. Ogni giorno, circa 135 persone con disturbi della salute mentale frequentano gli spazi dei Club per partecipare alle attività.

Nel corso degli anni, l’impegno della di Progetto Itaca ha contribuito a diffondere una nuova consapevolezza sulla salute mentale attraverso servizi gratuiti, accessibili e professionali. Progetto Itaca è oggi una realtà attiva su più fronti: dalla prevenzione all’inclusione lavorativa, dall’ascolto telefonico alla formazione dei volontari.

La prevenzione rimane un pilastro essenziale: solo nell’ultimo anno, oltre 3.300 studenti di Milano e provincia sono stati coinvolti in progetti di sensibilizzazione, grazie al contributo di 23 psichiatri e 16 volontari.

Progetto Itaca Milano si fonda su una convinzione forte e chiara: i disturbi della salute mentale sono curabili e ogni persona ha diritto a un percorso di cura tempestivo, personalizzato e libero da stigma e pregiudizio.

“In questi vent’anni abbiamo visto cambiare tante vite. Il nostro lavoro quotidiano è guidato dalla fiducia nel potenziale delle persone, anche nei momenti di maggiore fragilità. Club Itaca è molto più di uno spazio: è una comunità viva, dove ognuno può riscoprirsi capace, accolto, partecipe. Qui le relazioni sono il punto di partenza per costruire autonomia, fiducia e futuro. In vent’anni abbiamo visto la forza della condivisione trasformarsi in cambiamento vero” – dichiara Francesco Baglioni, Direttore di Progetto Itaca.

Progetto Itaca in udienza privata da Papa Francesco

Roma, 3 febbraio – Progetto Itaca, da 25 anni a fianco delle persone che soffrono di disturbi della salute mentale, è stata ricevuta sabato 1° febbraio in Udienza privata in occasione dell’anno del Giubileo dal Santo Padre presso la Sala Giubilare del Vaticano.

Questa occasione ha rappresentato un importante riconoscimento per l’operato dell’Associazione, che da anni si impegna nel garantire sostegno alle persone che soffrono di disturbi psichici, e alle loro famiglie.
L’incontro a Roma con Sua Santità ha testimoniato il grande lavoro di Progetto Itaca e di tutti i volontari che operano instancabilmente per combattere le disuguaglianze e lo stigma legato alla salute mentale. Il messaggio di fratellanza, pace ed inclusione promosso dal Papa è perfettamente in linea con la missione portata avanti da tutte le sedi di Progetto Itaca.

Papa Francesco, da sempre attento alle difficoltà dei giovani, ha voluto dedicare un momento di dialogo con tutti i ragazzi che soffrono di disagio psichico, ascoltandoli con grande sensibilità e offrendo loro parole di incoraggiamento.
Durante l’udienza, Papa Francesco ha ribadito la sua vicinanza e il suo sostegno alla causa di Progetto Itaca, e ha esortato i membri della comunità a proseguire con determinazione il loro lavoro di sensibilizzazione, affinché il benessere mentale sia sempre accolto come valore essenziale per l’intera società.

“Una esperienza straordinaria che ha visto coinvolte tutte le nostre Sedi territoriali, un gran numero di Volontari e i giovani impegnanti in un percorso di rinascita e di inclusione sociale e lavorativa all’interno dei nostri Club Itaca. L’accoglienza del Santo Padre, la sua disponibilità all’ascolto ha fortemente emozionato tutti, e rimarrà come preziosa eredità di speranza.”
Afferma Felicia Giagnotti, Presidente Fondazione Progetto Itaca.

Progetto Itaca – con la sua fitta rete di volontari e professionisti – proseguirà nel suo impegno mantenendo fede agli ideali di solidarietà e vicinanza alle persone più fragili, così come portate nel cuore anche dal Santo Padre.

 

Foto: © Vatican Media

 

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Progetto Itaca ricevuto in udienza privata dal Papa il 1 Febbraio 2025

L’Oréal Professionnel e Class Hair insieme per Progetto Itaca!

L’Oréal Professionnel e Class Hair hanno celebrato insieme a Progetto Itaca la Salute Mentale, in occasione della Giornata Mondiale del 10 ottobre e in continuità con il progetto Head Up che vede L’Oréal a fianco della nostra organizzazione, per il benessere mentale dei parrucchieri.

Lunedì 14 ottobre Club Itaca Firenze ha aperto le sue porte a 5 acconciatori di Class che, gratuitamente, hanno messo la loro arte al servizio di 10 soci del Club, persone con una storia di disagio psichico che, in questo luogo, hanno intrapreso un percorso di rinascita.

“Questo incontro ha una duplice valenza: da un lato ci ricorda che le persone che convivono con diagnosi psichiatriche, che hanno subito una lunga storia di emarginazione, sono persone al di là delle loro diagnosi, svolgono attività comuni come andare a fare la spesa, salire su un autobus o sedersi dal parrucchiere e hanno diritto a far parte di una società sensibile e accogliente rispetto alle loro caratteristiche specifiche; contemporaneamente regala loro un momento in cui loro sono al centro, qualcuno li ascolta e si prende cura del loro benessere attraverso un gesto semplice, ma intimo e importante, come una messa in piega o un taglio di capelli.”, ha raccontato Gaia Di Pierro, Responsabile Progettazione Sociale, Formazione e Sensibilizzazione di Progetto Itaca Firenze.

Un’occasione unica anche per gli acconciatori di Class, che per la prima volta hanno scoperto il mondo delle Club House, spazi dove i soci possono riscoprire le loro abilità, liberi da stereotipi e pregiudizi.

“Come coach e formatore, questo progetto ha toccato profondamente il mio cuore. Nella frenesia della vita quotidiana, spesso dimentichiamo quanto un gesto semplice possa cambiare la vita degli altri.
Quando una persona si siede sulla poltrona del nostro salone, non ci chiede solo un nuovo taglio o colore di capelli; ci apre il suo cuore, condividendo storie, gioie e paure. In quei momenti, il salone si trasforma in un rifugio dove ci si sente accolti e compresi.

Questo progetto ci invita a rendere la nostra poltrona uno spazio di autentica accoglienza, dove ognuno può sentirsi importante e ascoltato, al di là delle etichette e delle diagnosi. Offrire questa attenzione a chi ha vissuto emarginazione è un privilegio che arricchisce non solo loro, ma anche noi stessi, permettendoci di crescere come esseri umani.

Ogni giorno, dobbiamo valorizzare i momenti di contatto umano, perché anche brevi interazioni possono lasciare un’impronta duratura. Questo progetto non solo sensibilizza sulla salute mentale, ma ci ricorda che attraverso piccoli gesti possiamo fare la differenza e arricchire le nostre vite e quelle degli altri.”, racconta Ernesto Spica, fondatore di Class Hair.

“Ernesto ha colto perfettamente il cuore di questa iniziativa. Dietro ogni hairstylist, c’è una persona e proprio per questo L’Oréal Professionnel si impegna ad affiancare i professionisti del settore non solo nella loro crescita professionale, ma anche nel loro benessere mentale. Secondo un’indagine internazionale interna, risulta che il 65%* degli acconciatori, durante la propria carriera professionale, ha sperimentato almeno una volta ansia, depressione o burnout.

Come L’Oréal Professionnel sentiamo una profonda responsabilità nel sensibilizzare riguardo una tematica così importante, partendo dalla consapevolezza che la salute mentale è la sfida numero 1 per i parrucchieri.
Crediamo che prendersi cura di sé, anche attraverso un gesto semplice come un nuovo taglio di capelli, aiuti il benessere della persona.
Grazie a Class Hair e a Progetto Itaca che hanno abbracciato, insieme a noi, questa causa con entusiasmo e passione.”, ha concluso Paolo Roati, Brand General Manager di L’Oréal Professionnel.