La malattia mentale è un compagno di viaggio ingombrante e intrusivo che ci accompagna ad ogni passo. Proprio come una malattia cronica, prosciuga l’energia e rende ogni azione più difficile. Ricordate l’immagine dell’elefante nella campagna 5×1000 di Progetto Itaca? È un’immagine potente che rappresenta il peso invisibile che grava su chi soffre di queste condizioni. È qualcosa che ti accompagna per tutta la giornata, senza lasciarti respirare e, molto spesso invisibile, agli altri. E quando questo disagio porta a mettere in stand by la voglia di raggiungere i propri obiettivi o anche solo avere la forza di alzarsi dal letto, capita di sentirsi dire che è tutta mancanza di “forza di volontà”. Ma cosa si intende con forza di volontà? Si tende a considerarla come una dote intrinseca, una qualità che una persona possiede o meno. Con forza di volontà viene spesso indicata la capacità che una persona ha di autodisciplinarsi, preservare, mantenere un impegno verso i propri obiettivi e superare le avversità. Tuttavia quando si soffre di una malattia mentale la questione diventa più complessa e la “forza di volontà” risulta un discorso molto delicato e ricco di sfaccettature. Se da un lato non è altro che un atto di autoregolazione che richiede energia mentale e fisica, dall’altro, una qualsiasi forma di disturbo mentale influenza profondamente questa capacità, riducendo drasticamente la capacità di una persona di esercitarla. Prendersi cura della propria igiene personale o anche solo riuscire ad alzarsi dal letto spesso può risultare molto difficile quando si sta male.
Chi soffre depressione, ad esempio, tende a sentirsi sopraffatto anche dai compiti più semplici. La mancanza di motivazione ed energia rendono molto difficile quindi esercitare la forza di volontà. Quando si soffre infatti bisognerebbe non incolparsi per via della mancata voglia di fare una qualsiasi azione quotidiana, ma pensare solamente alla propria recovery. Sono tanti gli strumenti e le strategie che possono aiutare le persone che si trovano ad affrontare periodi particolarmente complessi:
– Supporto professionale: un terapeuta potrebbe aiutare a sviluppare delle strategie per migliorare o gestire i sintomi;
– Mindfulness: è una pratica che a lungo termine aiuta a facilitare l’autoregolazione e dare maggiore consapevolezza;
– Impostare degli obiettivi: darsi degli obiettivi e scomporli in piccoli passi aiuta a rendere meno intimidatorio il percorso;
– Supporto di amici e familiari: ricevere sostegno emotivo e comprensione rendono più facile affrontare le difficoltà quotidiane.
Riconoscere che la forza di volontà viene influenzata dai problemi di salute mentale risulta quindi essenziale per supportare chi ne soffre. Non si tratta di una mancanza di impegno, volontà o semplice pigrizia, sono invece lotte contro delle barriere interne significative. Ci sono e ci saranno sempre giornate più difficili e sofferte delle altre, è quindi importante non incolparsi, accettarsi e guardare al domani.
Articolo di Martina e Paolo
per il progetto “Attivismo Digitale”