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Itaca blog
04 Aprile 2025

Come si sente tutti i giorni una persona che convive con il disturbo bipolare?

Parliamo un po’ di come si sente tutti i giorni una persona che convive con il disturbo bipolare e delle fasi che lo caratterizzano.

Stato depressivo. Lo stato depressivo del Disturbo Bipolare si potrebbe definire più grave dello stato depressivo che una persona può incontrare nell’arco della vita, e che, ad ogni modo, non deve essere sottovalutato. Perché quest’ultimo si potrebbe definire meno grave? Perché spesso associato a un momento specifico e difficile della vita, come a un trauma, a un lutto, quindi superabile affrontando una specifica terapia. Ancora differente è la depressione cronica, per questo motivo è importante ricordare quanto sia fondamentale una diagnosi. La depressione da Disturbo Bipolare, invece, si incolla alle viscere, vive nella mente, si nutre delle energie e trascina la vitalità nel più profondo buio. Niente ha più senso, niente è piacevole, importante, stimolante. Quello che in genere entusiasma, non dà più nessuna emozione, l’unica soluzione è dormire, sempre. Durante l’adolescenza, il periodo in cui spesso si sviluppa il disturbo, si verificano più stati maniacali che depressivi ma maturando, purtroppo, la situazione si ribalta e si presentano sempre più spesso stati depressivi.

In Italia fino al 15% dei pazienti con disturbi dell’umore (depressione maggiore e disturbo bipolare I e II) muore suicida e la metà di essi commette almeno un tentativo di suicidio nel corso della vita: è importante prestare attenzione ai propri affetti, perché questa malattia è subdola e i malati spesso tendono a fingere.

Stato maniacale o ipo-maniacale. Lo stato che si può definire il più divertente, almeno fino a quando non si inizia a litigare con tutti o insultare
pesantemente i propri familiari. Questo è lo stato in cui ci si sente particolarmente piacevoli, spassosi, in cui si ha la tendenza a fare battute divertenti, a parlare in continuazione e, spesso, a sproposito, usando un linguaggio scurrile. In questo stato si apprezzano tutti coloro che capitano davanti, innamorandosi in tre secondi salvo poi disinnamorarvi appena questa fase scompare. La stessa fase che però è anche caratterizzata da un cambio di umore repentino, senza che ci sia necessariamente un fattore scatenante: e ci si arrabbia, si urla, il viso cambia espressione, si diventa cattivi e guai a essere calmati o fermati.

Stato misto. Nel disturbo bipolare, si presenta anche lo stato misto (oltre alla depressione e alla mania o ipomania). Non tutti lo sperimentano perché il Disturbo Bipolare può essere di due tipologie, 1 e 2, e ogni persona ha sintomi più o meno gravi. C’è chi sfora nella psicosi e viene ricoverato, chi conduce quasi ordinatamente una vita normale e così via. Ritengo lo stato misto il peggiore di tutti: nella stessa giornata, ci si sente così triste da voler morire per poi, dopo qualche momento o qualche ora, sentirsi felici e pieni di idee e di cose da fare. Uno stato in cui poi però subentra anche una forte rabbia, violenza verbale e poi ancora depressione.
Sensazioni, emozioni e sentimenti che non compaiono sempre in questo ordine ma a me, per esempio, capitano spesso in questa sequenza. Che fare allora? Niente. Non si può fare niente se non prendere regolarmente le medicine, avere accanto qualcuno che ci possa supportare e comprendere e che ci aiuti a controllarci.

Con la descrizione delle tre frasi del Disturbo Bipolare spero abbiate compreso la complessità di questo disturbo e che possiate immaginare quanto possa essere difficile la vita che una persona affetta da questo vive e deve affrontare ogni giorno.

Questo forse sarà un paradosso ma, nel Disturbo Bipolare, l’equilibrio è tutto.

Articolo di Valentina Lo Piccolo,
dal Progetto di Attivismo Digitale