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Itaca blog
23 Settembre 2024

Una vita a lottare contro il DOC e la dermatillomania

Dopo gli articoli sulla dermatillomania e disturbi correlati come dismorfismo corporeo, depressione e bipolarismo oggi vi parlo del disturbo che, insieme alla dermatillomania, mi riguarda più da vicino: il disturbo ossessivo compulsivo.

Come è scritto in molti manuali di salute mentale, dermatillomania e DOC coesistono in molte persone.
Sebbene la dermatillomania non sia considerata un DOC, difatti, ha molte caratteristiche in comune con esso: entrambi i disturbi hanno la sfera dell’ossessione e della compulsione e, quando si cronicizzano, somigliano molto a una dipendenza, poiché i rituali di quando si attuano le compulsioni diventano l’unico meccanismo che il nostro cervello impara per contrastare ansia e altre emozioni, che non sappiamo riconoscere e gestire.

Fin da quando ho memoria soffro di disturbo ossessivo compulsivo ma ne sono a conoscenza solo da poco tempo. Da bambina era tremendo: facevo costantemente compulsioni mentali e fisiche per scongiurare eventi catastrofici. La mia ansia era a picchi altissimi, avevo paura di andare male a scuola, che gli insegnanti mi sgridassero, quindi, di rimanere al centro dell’attenzione, di litigare con le amiche, di rimanere sola. Credevo di avere la responsabilità e il potere su ogni cosa e cercavo di controllare tutto questo attraverso il DOC.
Ovviamente il DOC non poteva esercitare nessun potere contro questi eventi ma placava, almeno momentaneamente, la mia ansia.

I miei genitori credevano che, essendo una bambina molto sensibile, fosse semplicemente una fase e mi rassicuravano in buona fede, non sapendo invece che, così facendo, alimentavano solamente il problema.

In adolescenza, in seguito a un trauma, il disturbo ossessivo compulsivo ha deviato tematica, per lasciare spazio ad un suo spettro: la dermatillomania.
La dermatillomania non mi ha dato tregua per nove anni, durante i quali, spesso vi si mescolava dismorfismo corporeo e depressione e, a volte, tornava a fare capolino il DOC facendomi credere che se mi pizzicavo la pelle sarebbe andato bene quell’evento.

Ero stanca, stanca di avere da tutta la vita la mente occupata da ossessioni che riguardassero la pelle, le sfortune o la pulizia. La vita non è facile per nessunə ma, quando si ha un disturbo mentale, anche una giornata in cui si svolgono semplici azioni quotidiane come dormire, mangiare, lavarsi, sembra insormontabile e, forse, è anche perché questi disturbi si insinuano proprio nella naturalezza di questi gesti.

Dopo nove anni ho finalmente iniziato il mio percorso di recovery dalla dermatillomania grazie alla psicoterapia e alla mia coniglietta Papaya e, i due anni successivi, mi sono sentita per la prima volta, dopo tantissimo tempo, viva.
Come la mia pelle era libera dal fondotinta io ero libera dalla dermatillomania.

Questa felicità, però, non è durata molto perché quando mia nonna, la mia guida, la persona che aveva capito tutto della mia sofferenza e che mi amava senza mai chiedere nulla in cambio, è venuta a mancare, mi è crollato il mondo addosso.
Da allora i DOC di quando ero bambina sono tornati. Sono stata un anno a capire cosa fosse veramente questo disturbo, scoprendo così che non ero io la “fissata con la pulizia” o “la fifona un po’ superstiziosa”, era il disturbo ossessivo compulsivo.

Avevo paura a tornare in terapia, lo ammetto, perché significava rivivere nuovamente dei traumi a cui avevo messo una toppa sopra e temevo che, così facendo, sarebbe tornata la dermatillomania. Ma grazie al mio ragazzo mi sono decisa: ho trovato una psicoterapeuta cognitivo comportamentale.

Sono da un anno in cura, ancora non ho imparato a gestire i miei DOC ma sto imparando a riconoscerli, a distinguere tra loro ed Elisa e a capirne l’origine e il significato.
In terapia, un lavoro molto importante è che si impara a tollerare perché, così facendo, si rompono automaticamente degli schemi disfunzionali; se tutto questo avviene, però, è anche perché dentro a quella stanza sicura ci sentiamo visti, ascoltati e compresi nella nostra sofferenza.

Ps: la dermatillomania è ancora sotto controllo 🙂

 

 

Articolo realizzato da Elisa,
per il progetto “Attivismo Digitale“

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