Roma, 3 febbraio – Progetto Itaca, da 25 anni a fianco delle persone che soffrono di disturbi della salute mentale, è stata ricevuta sabato 1° febbraio in Udienza privata in occasione dell’anno del Giubileo dal Santo Padre presso la Sala Giubilare del Vaticano.
Questa occasione ha rappresentato un importante riconoscimento per l’operato dell’Associazione, che da anni si impegna nel garantire sostegno alle persone che soffrono di disturbi psichici, e alle loro famiglie.
L’incontro a Roma con Sua Santità ha testimoniato il grande lavoro di Progetto Itaca e di tutti i volontari che operano instancabilmente per combattere le disuguaglianze e lo stigma legato alla salute mentale. Il messaggio di fratellanza, pace ed inclusione promosso dal Papa è perfettamente in linea con la missione portata avanti da tutte le sedi di Progetto Itaca.
Papa Francesco, da sempre attento alle difficoltà dei giovani, ha voluto dedicare un momento di dialogo con tutti i ragazzi che soffrono di disagio psichico, ascoltandoli con grande sensibilità e offrendo loro parole di incoraggiamento.
Durante l’udienza, Papa Francesco ha ribadito la sua vicinanza e il suo sostegno alla causa di Progetto Itaca, e ha esortato i membri della comunità a proseguire con determinazione il loro lavoro di sensibilizzazione, affinché il benessere mentale sia sempre accolto come valore essenziale per l’intera società.
“Una esperienza straordinaria che ha visto coinvolte tutte le nostre Sedi territoriali, un gran numero di Volontari e i giovani impegnanti in un percorso di rinascita e di inclusione sociale e lavorativa all’interno dei nostri Club Itaca. L’accoglienza del Santo Padre, la sua disponibilità all’ascolto ha fortemente emozionato tutti, e rimarrà come preziosa eredità di speranza.”
Afferma Felicia Giagnotti, Presidente Fondazione Progetto Itaca.
Progetto Itaca – con la sua fitta rete di volontari e professionisti – proseguirà nel suo impegno mantenendo fede agli ideali di solidarietà e vicinanza alle persone più fragili, così come portate nel cuore anche dal Santo Padre.
Foto: © Vatican Media
GenZ e millennials stanno abbattendo il muro di paure che da sempre circonda il tema della salute mentale. In questi ultimi anni, in particolar modo dopo la pandemia, è aumentata tra i giovani la consapevolezza di prendersi cura della propria salute mentale, dare un nome a ciò che succede nella nostra mente e portare fuori quel mondo interiore che spesso spaventa.
I social network sono i luoghi in cui i giovani vivono la maggior parte del loro tempo. Ed è proprio qui, infatti, che sempre più creators, nel raccontarsi alla propria community, hanno deciso di condividere anche esperienze personali legate a storie di disagio psicologico. Ma, per poter raccontare in modo corretto un argomento così delicato a un pubblico perlopiù composto da adolescenti scevri di strumenti adatti a recepirlo, è necessario essere preparati.
È da questi presupposti che nasce Itaca Lab, la nuova iniziativa di Fondazione Progetto Itaca ETS, un percorso formativo dedicato ai giovani comunicatori grazie al quale acquisiranno gli strumenti per parlare di salute mentale al loro pubblico e per sensibilizzare la propria community sul tema. Claim dell’iniziativa è Open minds, open hearts: riconoscere l’importanza del benessere psichico ed emotivo significa imparare ad accogliere le fragilità altrui senza giudizio.
Tra i protagonisti della seconda edizione vi saranno i creators Federica Napoli, Sara Compagni, Federica Cecchin, Jennifer Poni, Ambra Garavaglia, Anna Folzi, Federica Scagnetti, Alessandra Rametta, Virginia Montemaggi. Grazie all’esperienza e alle conoscenze di Stefano Erzegovesi, medico psichiatra, nutrizionista e divulgatore scientifico inizieranno con una panoramica sui principali disturbi della salute mentale come ansia, disturbo ossessivo compulsivo (DOC), disturbi dell’umore, psicosi e disturbi del comportamento alimentare (DCA), con particolare attenzione a quest’ultimo, sempre più diffuso tra i giovani.
Successivamente, con il supporto della Dottoressa e psicoterapeuta Dottoressa Chiara Maiuri, i partecipanti non solo impareranno a sfidare gli stereotipi legati alla salute mentale, ma affronteranno anche il tema della narrazione personale: come condividere le proprie storie in modo autentico e utile per chi li segue. In questa edizione c’è un’enfasi ancora più evidente sull’azione concreta: i creators saranno coinvolti direttamente nelle attività sul campo di Progetto Itaca, sperimentando in prima persona il lavoro con i volontari e partecipando attivamente alle iniziative della Fondazione. L’obiettivo è formare voci capaci di fare la differenza, pronte a sostenere e a guidare le proprie community in un percorso di consapevolezza e supporto reciproco.