L’Oréal Professionnel e Class Hair hanno celebrato insieme a Progetto Itaca la Salute Mentale, in occasione della Giornata Mondiale del 10 ottobre e in continuità con il progetto Head Up che vede L’Oréal a fianco della nostra organizzazione, per il benessere mentale dei parrucchieri.
Lunedì 14 ottobre Club Itaca Firenze ha aperto le sue porte a 5 acconciatori di Class che, gratuitamente, hanno messo la loro arte al servizio di 10 soci del Club, persone con una storia di disagio psichico che, in questo luogo, hanno intrapreso un percorso di rinascita.
“Questo incontro ha una duplice valenza: da un lato ci ricorda che le persone che convivono con diagnosi psichiatriche, che hanno subito una lunga storia di emarginazione, sono persone al di là delle loro diagnosi, svolgono attività comuni come andare a fare la spesa, salire su un autobus o sedersi dal parrucchiere e hanno diritto a far parte di una società sensibile e accogliente rispetto alle loro caratteristiche specifiche; contemporaneamente regala loro un momento in cui loro sono al centro, qualcuno li ascolta e si prende cura del loro benessere attraverso un gesto semplice, ma intimo e importante, come una messa in piega o un taglio di capelli.”, ha raccontato Gaia Di Pierro, Responsabile Progettazione Sociale, Formazione e Sensibilizzazione di Progetto Itaca Firenze.
Un’occasione unica anche per gli acconciatori di Class, che per la prima volta hanno scoperto il mondo delle Club House, spazi dove i soci possono riscoprire le loro abilità, liberi da stereotipi e pregiudizi.
“Come coach e formatore, questo progetto ha toccato profondamente il mio cuore. Nella frenesia della vita quotidiana, spesso dimentichiamo quanto un gesto semplice possa cambiare la vita degli altri.
Quando una persona si siede sulla poltrona del nostro salone, non ci chiede solo un nuovo taglio o colore di capelli; ci apre il suo cuore, condividendo storie, gioie e paure. In quei momenti, il salone si trasforma in un rifugio dove ci si sente accolti e compresi.
Questo progetto ci invita a rendere la nostra poltrona uno spazio di autentica accoglienza, dove ognuno può sentirsi importante e ascoltato, al di là delle etichette e delle diagnosi. Offrire questa attenzione a chi ha vissuto emarginazione è un privilegio che arricchisce non solo loro, ma anche noi stessi, permettendoci di crescere come esseri umani.
Ogni giorno, dobbiamo valorizzare i momenti di contatto umano, perché anche brevi interazioni possono lasciare un’impronta duratura. Questo progetto non solo sensibilizza sulla salute mentale, ma ci ricorda che attraverso piccoli gesti possiamo fare la differenza e arricchire le nostre vite e quelle degli altri.”, racconta Ernesto Spica, fondatore di Class Hair.
“Ernesto ha colto perfettamente il cuore di questa iniziativa. Dietro ogni hairstylist, c’è una persona e proprio per questo L’Oréal Professionnel si impegna ad affiancare i professionisti del settore non solo nella loro crescita professionale, ma anche nel loro benessere mentale. Secondo un’indagine internazionale interna, risulta che il 65%* degli acconciatori, durante la propria carriera professionale, ha sperimentato almeno una volta ansia, depressione o burnout.
Come L’Oréal Professionnel sentiamo una profonda responsabilità nel sensibilizzare riguardo una tematica così importante, partendo dalla consapevolezza che la salute mentale è la sfida numero 1 per i parrucchieri.
Crediamo che prendersi cura di sé, anche attraverso un gesto semplice come un nuovo taglio di capelli, aiuti il benessere della persona.
Grazie a Class Hair e a Progetto Itaca che hanno abbracciato, insieme a noi, questa causa con entusiasmo e passione.”, ha concluso Paolo Roati, Brand General Manager di L’Oréal Professionnel.
GenZ e millennials stanno abbattendo il muro di paure che da sempre circonda il tema della salute mentale. In questi ultimi anni, in particolar modo dopo la pandemia, è aumentata tra i giovani la consapevolezza di prendersi cura della propria salute mentale, dare un nome a ciò che succede nella nostra mente e portare fuori quel mondo interiore che spesso spaventa.
I social network sono i luoghi in cui i giovani vivono la maggior parte del loro tempo. Ed è proprio qui, infatti, che sempre più creators, nel raccontarsi alla propria community, hanno deciso di condividere anche esperienze personali legate a storie di disagio psicologico. Ma, per poter raccontare in modo corretto un argomento così delicato a un pubblico perlopiù composto da adolescenti scevri di strumenti adatti a recepirlo, è necessario essere preparati.
È da questi presupposti che nasce Itaca Lab, la nuova iniziativa di Fondazione Progetto Itaca ETS, un percorso formativo dedicato ai giovani comunicatori grazie al quale acquisiranno gli strumenti per parlare di salute mentale al loro pubblico e per sensibilizzare la propria community sul tema. Claim dell’iniziativa è Open minds, open hearts: riconoscere l’importanza del benessere psichico ed emotivo significa imparare ad accogliere le fragilità altrui senza giudizio.
Tra i protagonisti della seconda edizione vi saranno i creators Federica Napoli, Sara Compagni, Federica Cecchin, Jennifer Poni, Ambra Garavaglia, Anna Folzi, Federica Scagnetti, Alessandra Rametta, Virginia Montemaggi. Grazie all’esperienza e alle conoscenze di Stefano Erzegovesi, medico psichiatra, nutrizionista e divulgatore scientifico inizieranno con una panoramica sui principali disturbi della salute mentale come ansia, disturbo ossessivo compulsivo (DOC), disturbi dell’umore, psicosi e disturbi del comportamento alimentare (DCA), con particolare attenzione a quest’ultimo, sempre più diffuso tra i giovani.
Successivamente, con il supporto della Dottoressa e psicoterapeuta Dottoressa Chiara Maiuri, i partecipanti non solo impareranno a sfidare gli stereotipi legati alla salute mentale, ma affronteranno anche il tema della narrazione personale: come condividere le proprie storie in modo autentico e utile per chi li segue. In questa edizione c’è un’enfasi ancora più evidente sull’azione concreta: i creators saranno coinvolti direttamente nelle attività sul campo di Progetto Itaca, sperimentando in prima persona il lavoro con i volontari e partecipando attivamente alle iniziative della Fondazione. L’obiettivo è formare voci capaci di fare la differenza, pronte a sostenere e a guidare le proprie community in un percorso di consapevolezza e supporto reciproco.