21 Settembre 2023

A chi o cosa attribuisci i successi e gli insuccessi della tua vita?

In psicologia esiste un costrutto che indaga le modalità con le quali percepiamo l’origine degli eventi che riguardano la nostra vita: il Locus of Control (LoC).

Il “Locus of control” è stato studiato per la prima volta dallo psicologo statunitense Julian B. Rotter nel 1954 e si riferisce alla valutazione soggettiva dei fattori a cui si attribuisce la causa di eventi, esiti e fatti che ci accadono quotidianamente. In sostanza, se credi che tutto ciò che ti accade dipenda da te, dalle tue azioni e dai tuoi comportamenti hai un locus of control interno; se invece pensi che tutto dipenda da eventi esterni poco controllabili (come ad esempio la fortuna), hai un locus of control esterno.
Da questa breve definizione si potrebbe pensare che la vita di chi ha un LoC interno sia piena di autostima, autoconsapevolezza, nel pieno controllo delle proprie azioni e delle proprie responsabilità; di contro si potrebbe pensare che chi ha un LoC esterno si assuma meno responsabilità, che preferisca dare la colpa al destino o agli altri per i risultati ottenuti.

Ebbene, non è esattamente così!

Innanzi tutto bisogna tener presente che non esistono persone con un solo tipo di LoC. La maggior parte di noi tende, infatti, a sviluppare un locus of control misto (individui biloci) a seconda delle situazioni in cui si ritrova. Sembra sensato, difatti, se si pensa al tipo di vita e di società nella quale viviamo quest’oggi: poca stabilità, costanti cambiamenti che ci costringono ad assumere un atteggiamento camaleontico.  Va da sé che anche il nostro modo di pensare e di interpretare gli eventi si adatta a quello che viviamo. Anche per questo motivo nel corso della vita il locus of control di un singolo soggetto si può modificare.

In secondo luogo è utile specificare che il Locus of Control non è un qualcosa di innato, ma è il risultato dell’esperienza vissuta nelle relazioni con l’altro in specifici contesti, della cultura, della famiglia e dai tipi di rinforzi ricevuti crescendo.
Generalmente chi ha un LoC interno cresce in famiglie che pongono particolare attenzione all’impegno, alla responsabilità e che viene ricompensato al raggiungimento di obiettivi; al contrario chi ha un LoC esterno proviene da famiglie con un basso controllo e che non considerano importante l’assunzione di responsabilità.
Lo stile genitoriale può influenzare l’autostima dei figli e delle figlie, modificandone anche il locus of control. Infatti credere o meno di poter raggiungere un risultato desiderato ed essere consapevoli di poter rimediare a un insuccesso impattano notevolmente sull’autostima dei più piccoli. Quando non avviene una commistione dei due loci l’autostima ne risente: può svilupparsi il senso di colpa quando il locus of control è sempre interno, la de-responsabilizzazione quando è esterno.

In uno studio di Seligman del 1975, si è cercata una correlazione tra Locus of Control e benessere psicologico. Chi ha un LoC interno assume uno stile di pensiero che lo aiuta nel conseguire i propri obiettivi, credendo di avere il controllo delle proprie azioni, dunque riesce a gestire lo stress in modo più adeguato. Tuttavia anche chi ha un LoC esterno riesce a preservare il proprio benessere.

Per fare un esempio, nella serie animata di Zerocalcare “Strappare lungo i bordi” si fa un paragone tra l’Essere e i fili d’erba: pensare di essere piccoli e ininfluenti rispetto all’immensità del mondo, in un certo senso, de-responsabilizza l’individuo riducendone sensi di colpa e canalizzando le energie per affrontare meglio le conseguenze. Se tuttavia il LoC è rigido e poco flessibile possiamo avere effetti negativi sulla motivazione e gestione delle emozioni: nei LoC interni è molto frequente l’ansia, in quelli esterni bassa autostima, auto efficacia che può anche sfociare in depressione.
Dunque non esiste un Locus of Control migliore di un altro, entrambi hanno la propria utilità nel benessere dell’individuo. Conoscersi e capire in che modo orientiamo i nostri pensieri può aiutarci a mantenere il contatto con la realtà e ci aiuta a capire se è il caso di modificare la nostra modalità di pensiero.

E tu ti sei mai chiesto da chi o cosa dipende ciò che ti accade?

Articolo di Ylenia
per il progetto “Attivismo Digitale