05 Febbraio 2024

Il Presidente Leonardo Patroni Griffi, Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, racconta la collaborazione con Progetto Itaca in occasione di Tutti Matti per il Riso, evento nazionale di sensibilizzazione e raccolta pubblica di fondi dell’organizzazione.

  1. Come avete conosciuto Progetto Itaca e perché avete deciso di sostenerci?

Non sono trascorsi nemmeno due anni da quando Progetto Itaca ha aperto la sede della sua fondazione a Bari, per promuovere anche nel nostro territorio programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie.  In quel contesto, come BPPB, banca del territorio, per il territorio, siamo stati tra i primi a sostenere l’apertura dell’associazione barese di Progetto Itaca, organizzazione da sempre impegnata a diffondere una giusta conoscenza della malattia; informare la società tutta sulla necessità di un’attenta opera di prevenzione per orientare ad una corretta diagnosi e alla cura tempestiva; sostenere i malati e le loro famiglie nel percorso di recupero del benessere e della pienezza di vita.

2. Può raccontarci la collaborazione con Progetto Itaca?

Negli ultimi anni, a causa della pandemia, delle relative e necessarie misure di contenimento che abbiamo tutti vissuto in quel periodo, sono, purtroppo, aumentati i casi di persone affette da disturbi mentali, in particolare tra i più giovani. 

È un numero che continua a crescere ed è dunque sempre più importante sostenere la Fondazione.  

Come Banca cerchiamo di sensibilizzare tutti su questo argomento così importante e delicato al tempo stesso. E come prima occasione per farlo abbiamo scelto la nostra Assemblea dei Soci, dove alcuni volontari dell’associazione barese hanno presentato la loro realtà e l’attività svolta a tutti i numerosi soci e colleghi presenti all’evento.   

Ma non solo, dallo scorso novembre in alcune nostre filiali è stata avviata una raccolta fondi a favore di Progetto Itaca. Tale iniziativa ha ottenuto un riscontro estremamente positivo non solo da parte dei nostri clienti ma anche dei nostri dipendenti che hanno partecipato attivamente al progetto.


3. Perché la salute mentale è importante per la BPPB?

Purtroppo, è ormai noto che le persone con problemi di salute mentale e disabilità psicosociali sperimentano una ridotta aspettativa di vita rispetto alla popolazione. Prendere consapevolezza di questo dato può essere la chiave vincente per attivare un’informazione collettiva che possa abbattere lo stigma di questo problema.  

La salute mentale è un argomento ancora troppo sottovalutato. La Banca, pertanto, vuole essere promotrice di questa cultura di informazione, anche per incentivare un attivismo sociale a supporto delle persone che per sfortuna sono colpite da tali patologie.

4. Quanto è importante il benessere psicofisico in un ambiente lavorativo?

Tanto. Il benessere organizzativo di un’azienda è imprescindibile dal benessere dei suoi lavoratori.   

Quando i dipendenti godono di una buona salute mentale, è più probabile che siano soddisfatti, impegnati e motivati, con conseguente miglioramento della qualità della vita. È dimostrato infatti che il benessere psicologico ha un impatto diretto sulle prestazioni lavorative.  Se si sta bene e ci si trova nelle migliori condizioni, è più facile avere una buona performance e raggiungere gli obiettivi. 

È a questo livello che si innesta un circolo virtuoso: è infatti interesse dell’azienda preservare il benessere psicologico delle sue persone, non solo per l’impatto e lo scopo etico più alto, ma anche per un tema di produttività e di efficienza.